venerdì 30 marzo 2012

Contrasti.

Se c'è una cosa che la mattina mi infastidisce più di ogni altra, è dovermi lavare i denti dopo aver preso il caffé. Soprattutto dopo un buon caffé. Sia chiaro che non me ne vado in giro con un alito stile "ho ingoiato la carcassa di un ratto", come a volte capita di sentire durante le conversazioni con certi elementi - diciamo anziani. E diciamo anche che appena mi accorgo di non essere proprio una freschezza alla menta, cerco di correre ai ripari quanto prima.
Ma il dover spezzare l'equilibrio degli aromi del caffé con quel cazzo di dentifricio alla menta, ecco... no, non lo sopporto. Il fastidio che mi dà è persino peggio di quello dato dalle gocce di piscio lasciate dal "collega-misterioso-che-ha-usato-il-bagno-prima-di-me" sulla tazza del cesso. Che poi forma quel connubio indefinito, disgustoso, roba che neanche a sputare per un'ora di fila riesci a levartela dalla bocca.
Inventerò il dentifricio al caffé, è deciso.