sabato 15 settembre 2012

Rialzarsi


E così oggi, alla mia 4a seduta, ho pensato per l'ennesima volta nell'ultimo mese di aver lasciato troppo spazio agli altri all'interno della mia vita. Ho avuto in mente l'immagine di un temporale ed io dietro ad una vetrata, lo sguardo a fissare ogni goccia scivolare sul vetro, perso con gli occhi e la mente nel grigio e nel buio delle nuvole dietro.

Ho lasciato agli altri i primi raggi del nuovo sole, ho lasciato che altri potessero godere del mio spazio in strada mentre il cielo si colorava dell'arcobaleno. Preferivo la pioggia, il sentire l'umido nelle narici, il bagnato sulla pelle.

"C'è più spazio per me, qui", pensavo. "Non devo dividere l'acquazzone con nessuno".
In fondo, chi vuole bagnarsi?
Ho preferito che altri si godessero quella luce al mio posto, sì.

Credo che adesso, invece, sia tempo per me di aspettare dietro quella vetrata. Di attendere la fine della pioggia per poter osservare i colori che non ho mai visto.

Tempo di scendere in strada e farmi largo tra gli altri riprendendo il mio spazio, per irrorare i miei polmoni di aria fresca mentre gli occhi si riempiono di una luce che finalmente darà quelle sfumature che fino ad ora non ho voluto vedere.