mercoledì 15 maggio 2013

Lei


"E pesa il silenzio di mille giornate
passate a guardare la vita che va
E brucia lo sguardo di chi passa e tace
Non riesce a scalfire la ragione per cui sei qua"

Parole esatte da un pezzo tra i pochi entrati nel mio cuore negli ultimi anni. Scritto da un carissimo amico a cui devo tanti momenti di sorrisi e pianti, di risate ed amarezze. Tutti condivisi. Un pilastro più che una spalla.

Parole che sento descrivere bene il vuoto che provo quando TU non ci sei. E' un rincorrere i giorni, uno dopo l'altro, in attesa dei weekend e di quei lunghi momenti passati in treno o in auto dove la stanchezza lascia il posto alla voglia e il peso della giornata fa spazio al bisogno di stringerci nei NOSTRI abbracci.
Vorrei farlo anche adesso come piace a te, con le mie braccia che ti stringono e le tue mani che accarezzano e si chiudono sulle mie.. ma tocca attendere ancora qualche ora quando con l'alba i nostri sguardi si incontreranno di nuovo fuori dalla stazione.




Complicità, il sogno di sempre 
su questo pianeta solo noi due 
spirito e corpi disgiunti 
poi in un istante congiunti 
ma io mi sento il sangue pulsare in te 

Ritrovare in noi la Divina Idea, la calma 
dolce di chi si parla 
nel silenzio delle parole 
suoni, sguardi, visioni e passioni 


Nessun commento:

Posta un commento